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8.8.08

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27.3.06

NEW: DISCHI OLOGRAFICI

InPhase ha annunciato che la propria tecnica di registrazione olografica le ha permesso di ottenere un nuovo primato nella densità di memorizzazione dei dati su supporti ottici. Presto i dischi da 300 GB.
Longmont (USA) - InPhase Technologies, che da anni è impegnata nello sviluppo della propria tecnologia di archiviazione olografica Tapestry, ha annunciato di aver raggiunto una densità di memorizzazione record pari a 515 gigabit per pollice quadrato: quasi cinque volte superiore a quella degli hard disk oggi sul mercato.

Il nuovo traguardo di InPhase apre la strada a dischi ottici olografici capaci di memorizzare diversi terabyte di dati, dati che potranno essere letti e scritti alla velocità di 20 MB/s. La prima generazione di questi dischi, che dovrebbero arrivare sul mercato verso la fine dell'anno, avrà la stessa dimensione di un DVD e una capacità di 300 GB, ovvero sei volte superiore a quella di un disco Blu-ray a doppio layer. Entro i prossimi 5 anni l'azienda conta di introdurre sul mercato supporti olografici con capacità fino a 1,6 TB.

InPhase venne fondata quattro anni or sono da Lucent Technologies come divisione di ricerca autonoma dei Bell Labs. L'obiettivo dichiarato della società è quello di portare per prima sul mercato un sistema completo di archiviazione basato sulla tecnologia olografica.

I dischi progettati da InPhase possono essere letti e scritti per mezzo di una tecnica, chiamata Tapestry, messa a punto dalla stessa società: qui l'ologramma, formato da una o più matrici di bit, si forma dall'intersezione di due raggi laser, una di riferimento e una di modulazione (che contiene i dati), originati da un singolo raggio di partenza.

Soprattutto a causa del loro elevato costo, i dischi olografici verranno inizialmente proposti come alternativa ai sistemi di backup aziendali basati su nastri magnetici. Rispetto a questi ultimi, i media olografici promettono un accesso ai dati estremamente più veloce: velocità che dovrebbe facilmente battere anche quelle dei sistemi ottici tradizionali.

Un'altra società, Optware, aveva annunciato negli scorsi anni lo sviluppo di dischi olografici con capacità compresa tra i 200 e i 300 GB.